E' importante chiarire che i fattori scatenanti l'allergia nei soggetti predisposti sono la forfora e la saliva dell'Animale.

L’allergia  è causata da una proteina  Fel D1  che si ritrova nella saliva del gatto...

 

E’ errato quindi affermare di essere Allergici al “Pelo del Gatto”. 

Il gatto di razza Siberiana  produce molto poca di questa Proteina e può essere definito quindi IPOALLERGENICO.

(E' molto importante che l'Allevamento al quale vi rivolgete sia un Allevamento serio e Diffidate da chi vi propone gatti di qualsiasi razza siano, a prezzi decisamente inferiori a quelli di mercato; senz'altro sono: figli di incroci imprevisti, gatti non nello standard della razza).

 

Infatti, uno studio statisticamente significativo è stato condotto nel 2006 su 420 esemplari di gatto siberiano, usando la saliva invece del pelo. Su oltre la metà dei gatti testati si sono rilevate quantità di allergene molto inferiori a quelle di un gatto normale ed un buon 15% di essi è risultato avere livelli talmente bassi da essere adatti anche a chi soffre di allergie gravissime (attacchi asmatici). In questo 15% rientravano sia gatti maschi che femmine. Ciononostante, lo studio ha confermato che la produzione di allergene è in qualche modo legata agli ormoni prodotti dal gatto, per cui i maschi non sterilizzati sono quelli che possiedono i valori più alti di allergene. 

 

Per i motivi appena descritti, consiglio quindi, quando si effettua la prova allergica, di non entrare in contatto con 2 o 3 gatti contemporaneamente perché tutta la proteina presente è decisamente maggiore rispetto a quella prodotta da un solo cucciolo.

.. trovate quindi il cucciolo che vi piace ed effettuate il test con lui prima... e solo successivamente, se non avete avuto reazioni allergiche vedete anche i genitori. I maschi, infatti, soprattutto se integri, producono un quantitativo maggiore di proteina allergizzante rispetto alle femmine.


Per testimonianza diretta posso dire che, nonostante io per primo sia una persona allergica al gatto,.... riesco benissimo a convivere con diversi gatti Siberiani in casa.

Il mio interesse, quindi, è quello di conoscere e far conoscere la razza del Siberiano, per dare la possibilità ai soggetti con problemi allergici come me di poter vivere con un Gatto.

 

Ecco alcuni consigli pratici per l'allergia:

 

- Sterilizzare il prima possibile il cucciolo/a. Oltre ad essere estremamente salutare per il vostro micio, se non può accoppiarsi regolarmente, e per il vostro ambiente, la sterilizzazione garantisce livelli molto bassi di allergene;

- Usare "Allerpet" o prodotti similari per neutralizzare la proteina presente sul pelo

- Lavare il gatto (abituarlo quindi fin dai primi mesi è di vitale importanza)

- Evitare che il gatto vada su letti/cuscini o con tutto cio' che puo' essere messo a stretto contatto con le vie respiratorie, 

- La massima concentrazione di allergene si trova nelle lettiere dove il vostro gatto espleta i propri bisogni. Se siete estremamente sensibili, fate pulire la lettiera a qualcun altro

- Pulite spesso i posti dove dorme il vostro gatto

La proteina Fel d1

 

Il gatto produce otto proteine differenti che provocano allergia nell'uomo. Nel 1979 Ohman di Boston isolò il maggiore allergene "Fel d1" (Felis domesticus) capace di provocare reazione allergica nell'85% dei pazienti sensibili. Questa glicoproteina è costituita da due sottounità di trentacinque aminoacidi ciascuno; è molto volatile perché nel 75% dei casi ha un diametro di 10 micron e nel resto fino a 5 micron. Il tasso di produzione della proteina Fel d1 è controllata dal testosterone ed è importante nell'ambito dei feromoni, in particolare viene emesso dalle ghiandole sebacee, salivari e anali; il muso ne è particolarmente ricco. Nel gatto sterilizzato la percentuale decresce.

La presenza del gatto nelle nostre case e il loro contatto con le persone fa sì che l'allergene venga veicolato in giro per il mondo, quindi si trova abbondantemente anche nelle scuole, sui mezzi pubblici...

Non è ancora stato stabilito se l'allergia sia scaturita dalla sensibilizzazione all'allergene dovuto all'esposizione oppure se si è geneticamente predisposti. Una volta che l'allergico ha sviluppato la sua malattia ogni esposizione all'allergene ne provoca i sintomi.

L'allergene resta nei luoghi in cui ha vissuto un gatto per molto tempo anche per più anni.

In uno studio è stato dimostrato che i bambini messi a contatto con l'allergene durante il primo anno di vita sono meno soggetti a riniti allergiche all'età di 7-8 anni e di asma a 12-13 anni rispetto agli altri. È stato dimostrato che bambini esposti a livelli troppo bassi di allergeni sono a rischio per sensibilizzazione e sintomi di asma.

È stato dimostrato che solo il 30% degli asmatici ha una reazione allergica al gatto.